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LE FRASI DEL ROUND DI SAN JUAN: tutto il meglio del WorldSBK in Argentina

Wednesday, 20 October 2021 11:02 GMT

Tanti spunti interessanti dopo il penultimo appuntamento della stagione 2021

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike dopo il Round Motul di Argentina andato in scena al Circuito San Juan Villicum si appresta a vivere il suo ultimo Round. Il penultimo appuntamento della stagione ci ha consegnato tanti temi di notevole interesse. Alla fine del penultimo Round del 2021 i principali protagonisti del Campionato non si sono tirati indietro dal dire la loro nelle analisi post gara. Ecco tutto quello che hanno dichiarato in Argentina, con tante storie e frasi interessanti.

 

Scott Redding (Aruba.it Racing – Ducati): “Se questo è quello che serve, è quello che serve… migliaia di persone che vanno a casa senza voce, ne sono felice!”

Il vincitore di Gara 2 Scott Redding si è rifatto dalla caduta di Gara 1 vincendo domenica: “Era quello di cui avevo bisogno. Ero pronto; ero affamato. Si trattava di reagire, di prepararsi per la guerra e di affrontare tutto quanto. Così è iniziato il Warm-Up di domenica mattina. Oggi volevo tutto questo. Dal primo giro del Warm-Up ho iniziato a martellare. In Gara 2 sono finito un pochino indietro e poi ho trovato delle belle sensazioni”.

“Ho visto che erano in lotta e mi sono unito a loro. Ho semplicemente tirato fuori un po’ di quel lato aggressivo che ho provato a non mostrare dato che non voglio troppi contatti; ho rispetto. Abbiamo provato a correre in modo rispettoso. Devo riguardare la gara, è stata dura. Ero in modalità ‘c’è del gap, spingo al massimo’. Ho anche questa faccia, se questo è quello che serve, allora è ciò che serve. Non riesco a evidenziare a sufficienza quanto sia stato bello respirare l’entusiasmo dei tifosi! Ci saranno migliaia di persone che torneranno a casa senza voce, ne sono contento!”.

 

Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK): “Un altro podio”

Razgatlioglu a San Juan è andato molto forte ma non è riuscito a fare tripletta dato che in Gara 2 è arrivato terzo: “Ho provato di nuovo a fare del mio meglio ma la gomma è calata molto presto. Negli ultimi tre giri ho provato di nuovo a portare a casa il secondo posto ma anche Jonny andava molto forte e l’anteriore slittava tanto. Mi sono detto ‘OK, per oggi la terza posizione è sufficiente’ ma in gara la moto presentava del chattering. Sono contento; non sono caduto e siamo di nuovo sul podio. Il chattering è stato un problema grosso; ho provato a entrare derapando un po’ ma è arrivato il chattering e quindi è stato meglio rilasciare i freni. È molto pericoloso dato che freni ma poi l’anteriore slitta… ero in lotta per la seconda posizione ma anche Jonny oggi andava molto forte. Comunque si tratta di punti buoni per il Campionato e adesso sono davvero entusiasta dato che non conosco la pista indonesiana, una pista inedita!”.

 

Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK): “Puoi avvertire una sensazione di urgenza quando è in gara”

Jonathan Rea si trova staccato di 30 punti dal turco leader della classifica che in Gara 2 ha visto arrivare al limite: “Oggi alla curva 12 è quasi caduto due volte. Ha perso due volte davanti a me l’anteriore, stava guidando davvero al limite. Puoi avvertire una sensazione di urgenza quando è in gara dato che stacca davvero forte e oggi quando sono riuscito a lottare con lui ho potuto capire un po’ di più su come gestisce le gare da un punto di vista mentale. È stato bello dato che ero molto più in controllo, ho potuto rifiatare e capirlo. Ieri ero sulla difensiva ma oggi ho potuto lottare per quel secondo posto. Una sensazione molto migliore”.

“Penso di poter andare in Indonesia e di preoccuparmi di me stesso. Sono le gare, tutto può succedere. Hanno bisogno di un wekeend pulito per raggiungere l’obiettivo ma ovviamente lui rispetto a me si trova in una posizione molto migliore. È sempre meglio arrivare all’ultimo Round in vantaggio piuttosto che essere dietro, specialmente con il modo in cui sta guidando; sta andando davvero forte. Possiamo semplicemente fare davvero del nostro meglio, concentrandomi su me stesso e provare ad apprendere dalle difficoltà che abbiamo avuto in questa stagione”.  

 

Michael Ruben Rinaldi: (Aruba.it Racing – Ducati): “Lo stesso problema che ho avuto tutto l’anno… frustrante, mentalmente…”

Michael Ruben Rinaldi non ha nascosto la sua frustrazione dato che ha dovuto fare i conti con grossi problemi di grip: “Sapevo che avevamo il potenziale per fare doppietta con Ducati. Il problema è che quando le piste ti permettono di avere maggiore grip, tutti gli altri piloti lo sfrutteranno per essere più veloci. Io non riesco ad essere più veloce. È lo stesso problema che ho avuto per tutto l’anno, è davvero frustrante. Stiamo lavorando tanto per capire perché ma non posso dire esattamente di cosa si tratta. Dicono che sia il mio stile di guida o come uso l’acceleratore; ci lavorerò, ma non riusciamo a spiegarcelo”.

“La mia guida va bene per vincere una gara ma per vincere quella dopo, no. In Gara al 19° giro sono riuscito a girare in 1’37.9 ma in Superpole sono riuscito a realizzare solo un 1’38.3, e con la gomma da qualifica. Una cosa che posso dire è che se riusciamo a risolvere il problema saremo sempre lì davanti. Sinceramente non so se è il peso o qualcos’altro che permette a Scott di girare e di non avere lo stesso problema che ho io ma senza dubbio avrà un altro problema. Non mi sto lamentando del mio peso e del fatto che va più forte di me dato che riesce a mettere un peso maggiore sulla gomma posteriore; sono stupidaggini. Quest’anno è stato migliore di me nel risolvere i problemi”.

 

Michael van der Mark (BMW Motorrad WorldSBK Team): “L’ultimo step è sempre il più difficile… sono più forte rispetto al mio primo anno con Yamaha”

In merito ai prossimi, difficili passi, Michael van der Mark è stato diretto: “È il passo più difficile da fare; è difficile dire come risolverlo e cosa dobbiamo sistemare ma tutto quello che possiamo fare adesso è continuare a lottare. In alcuni weekend possiamo gustarci il podio che ci dà ancora maggiori motivazioni. L’ultimo step è sempre il più difficile, a un certo punto scatterà qualcosa”.

“Penso sia meglio fare un paragone con Yamaha; non siamo arrivati tante volte sul podio ma quest’anno penso di essere più forte rispetto alla prima annata con Yamaha. Il livello è cresciuto e se guardiamo a dove siamo arrivati dopo un anno penso che stiamo facendo davvero un ottimo lavoro. L’ultimo step è il più difficile, potrebbe essere necessario ancora un anno o anche di più. Voglio vincere, voglio arrivare sul podio. Il resto è bello ma non punto a un sesto o settimo posto in classifica; dobbiamo fare ancora dei passi avanti”.

 

Axel Bassani (Motocorsa Racing): “Ho pensato ‘stai calmo Axel, guarda gli altri!’… è incredibile”

Grandissimo protagonista a San Juan: la rivelazione e rookie Axel Bassani ha lottato per un podio: “Per la prima volta mi ritrovo con i piloti che hanno tanta esperienza. Nella prima parte di gara il passo non era molto veloce e quindi in quella fase ho provato a superare e ad andare in testa. Però ho pensato, ‘stai calmo Axel, guarda gli altri!’ ma nell’ultima parte di gara mi faceva male lo stomaco. Terzo in Superpole e poi quinto, quarto e quarto: davvero un ottimo weekend. Sono molto contento del lavoro svolto dal team, per tutto il weekend abbiamo conquistato degli ottimi risultati e questo è molto importante”.

In merito alla lotta con i primi tre del Campionato, Bassani ha aggiunto: “Per me è stato più semplice. È un po’ più sicuro dato che non ci sono sorpassi strani o pericolosi e tutto dipende dalla testa. Non ci sono stati errori, quindi è stato davvero bello lottare con questi piloti. Tutti loro, Scott, Jonny e Toprak, è incredibile lottare con loro. Così imparo come gestire la gara”.

 

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